Crossing the borders: 

Psychological foundations of coexistence

Congresso internazionale  23-25 Febbraio 2024 - Castel Gandolfo Roma 


L’esperienza del tempo negli adolescenti: connessioni tra il tempo interiore e il tempo condiviso

Nel contesto sociale contemporaneo, gli adolescenti si trovano a fronteggiare una duplice sfida: da un lato, le profonde trasformazioni biologiche e psicologiche tipiche di questa fase della vita; dall'altro, le pressioni e le richieste imposte da una società caratterizzata da un costante stato di accelerazione e interconnessione. La gestione del tempo assume, dunque, una dimensione centrale nella loro esperienza quotidiana, determinando una continua tensione tra il tempo interiore e quello condiviso.

Due concetti chiave emergono con forza in questo scenario: la mobilitazione e la schizotopia, intesa come la capacità di essere presenti in più luoghi contemporaneamente. Tali dinamiche ridefiniscono gli spazi in cui viviamo – che siano scolastici, familiari o di svago – trasformandoli in ambienti fluidi e interconnessi, nei quali la dimensione temporale risulta costantemente frammentata e compressa. La pervasività della tecnologia contribuisce a questo fenomeno, imponendo una presenza simultanea e continua, che porta gli individui a dover essere costantemente accessibili e raggiungibili.

Questa sovrapposizione tra attenzione e distrazione, intesa come una continua deviazione dell'attenzione da un compito all'altro, genera una condizione di precarietà esistenziale. L'incapacità di dedicarsi pienamente a un'attività o a un momento di riflessione profonda determina una progressiva alienazione dal proprio tempo vitale e una difficoltà nella costruzione di un senso autentico di sé e del mondo. Tale alienazione si traduce in una perdita di riferimenti e nella difficoltà di sviluppare un'identità coesa, con ripercussioni significative sulla crescita personale e sociale degli adolescenti.

La percezione del tempo negli adolescenti: un'indagine empirica

A partire da queste premesse, la Fondazione Futuropresente, in collaborazione con l'Associazione 123 Stella, ha avviato un'indagine coinvolgendo 60 adolescenti al fine di esplorare la loro percezione del tempo passato, presente e futuro. L'analisi dei dati raccolti ha evidenziato una caratteristica predominante: il tempo presente è vissuto con un forte senso di urgenza e responsabilità, in contrasto con un passato e un futuro percepiti in modo meno pressante.

La disconnessione e le sue implicazioni

Uno degli aspetti più significativi emersi dallo studio riguarda il fenomeno della disconnessione. Questo termine racchiude una serie di dinamiche psicologiche complesse che si manifestano come risposta all'eccessiva pressione esterna – sia essa di natura sociale, affettiva, relazionale o scolastica – e alla difficoltà di sincronizzare il proprio tempo interiore con le richieste del mondo esterno. La disconnessione assume diverse forme:

1. Disconnessione sociale: gli adolescenti si trovano a rinegoziare il proprio ruolo nelle reti relazionali, cercando un equilibrio tra il desiderio di indipendenza e il bisogno di appartenenza. L'uso pervasivo della tecnologia, pur offrendo nuove opportunità di connessione, può accentuare il senso di isolamento e la distorsione della realtà sociale, alimentando confronti negativi e una percezione alterata di sé.

2. Disconnessione dalle aspettative esterne: l'adolescenza è un periodo in cui le pressioni sociali e accademiche si intensificano. Il senso di disconnessione dalle aspettative esterne può essere interpretato come una reazione alla percezione di richieste eccessive o incoerenti con il proprio sviluppo personale. In questo contesto, gli adolescenti possono sperimentare una resistenza alle norme imposte, nella ricerca di un'autenticità personale.

3. Disconnessione emotiva: la difficoltà di entrare in contatto con le proprie emozioni rappresenta un ulteriore meccanismo di difesa, adottato per moderare l'intensità degli stati emotivi tipici di questa fase di vita. Tuttavia, se protratta nel tempo, questa strategia può compromettere la capacità di sviluppare una regolazione emotiva efficace e una piena consapevolezza di sé.

Riflessioni conclusive e prospettive di intervento

L'analisi dell'esperienza del tempo negli adolescenti evidenzia la necessità di ridefinire i confini tra individuo e società, promuovendo un senso di identità più integrato e meno frammentato. Il rischio di un'esistenza sospesa, priva di memoria del passato e di progettualità per il futuro, impone una riflessione sulla qualità degli interventi educativi e sociali.

Di fronte a un tempo percepito come accelerato e frammentato, non sono sufficienti strategie di supporto di matrice esclusivamente psicologica o psicopatologica: è fondamentale sviluppare modelli di intervento che tengano conto delle dimensioni sociali, culturali e relazionali dell'esperienza adolescenziale. Solo attraverso una presa in carico complessiva, che valorizzi la pluralità delle esperienze e favorisca la costruzione di un tempo autenticamente vissuto, sarà possibile offrire agli adolescenti strumenti efficaci per affrontare le sfide del presente e costruire un futuro più consapevole e significativo.

Dott. Giovanni Dessena

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